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Figure di rilevo nel mondo cannabico

Tutto ciò che oggi sappiamo in ambito di cannabis è frutto del lavoro di numerosi studiosi e appassionati che, nonostante il proibizionismo,
hanno continuato a muoversi nell’ombra per imparare a conoscere una pianta dalle mille risorse.
Indice delle sezioni
Franco Loja e Arjan Roskam.
Conosciuto anche come Franco Strainhunters, era noto per essere stato membro dal 1997 della Green House Seed Company, famosissima compagnia olandese fondata da Arjan Roskam nel 1985, diventata nel tempo una delle aziende leader nel settore mondiale delle genetiche di Cannabis e banca dei semi. Arjan famoso anche come “The King of Cannabis” è il fondatore della Green House Seed, banca dei semi dove sono state studiate e create le genetiche più amate di tutto il mondo, egli inoltre è il proprietario dell’omonima catena di coffee shop olandese, ed infine anche egli protagonista della serie Strain Hunters. l suo titolo, non è dovuto solo alla sua attività produttiva e commerciale, ma principalmente per il contributo dato alla comunità per diffondere la cultura e per la lotta contro la demonizzazione della Cannabis.
Agli inizi degli anni ‘90 la Cannabis non aveva molti sostenitori noti, tutto si svolgeva tra i giovani e i pochi produttori dell’epoca, i quali non potevano cambiare una mentalità così radicata da soli. Per questo Roskam decise di creare un personaggio mediatico forte, capace di attirare l’attenzione delle star, e che a loro volta potessero aiutare la normalizzazione della canapa. Dopo il suo successo americano dovuto alla rivista High Times, e alla sua autoproclamazione come Re della Cannabis, molte celebrità iniziarono a fare pellegrinaggi nel negozio di Arjan, fotografandosi con lui e, su sua richiesta, a fare dichiarazioni pubbliche a favore della legalizzazione. Franco Loja invece, può essere considerato, non sono grower, ma anche come attivista promotore della pianta più discussa del pianeta, la cannabis, oltre ad essere stato un viaggiatore, naturalista e documentarista, che, nel corso della sua vita, ha effettuato numerosissimi studi, ricerche e scatti fotografici e realizzato decine di filmati e presentazioni sul mondo di questa preziosa pianta. Nella società, Franco ricopriva l'incarico di capo selezionatore, diventando poi negli anni socio della green house. Loja, con la sua instancabile attività di ricercatore e selezionatore di specie autoctone in tutto il mondo, contribuì al grande successo e all’autorevolezza della stessa azienda per la quale lavorava. Inoltre, le sue ricerche per la Green House hanno consentito all’azienda di vincere numerosi premi e riconoscimenti in tutto il mondo.
Strain Hunters.
Dal 2008, sempre insieme al suo socio Roskam, è protagonista di una serie di documentari di successo internazionale, dal titolo: "Strain Hunters", dove le loro spedizioni per il mondo alla ricerca di varietà e semi vengono per la prima volta documentate in video, e diventando in breve tempo una vera e propria celebrità.
- 2008 - Strain Hunters: Malawi Expedition.
- 2010 - Strain Hunters: India Expedition.
- 2011 - Strain Hunters: Morocco Expedition.
- 2012 - Strain Hunters: Trinidad & St. Vincent Expedition.
- 2013 - Strain Hunters: Swaziland Expedition.
- 2014 - Strain Hunters: Jamaica Expedition.
«I breeder non si sentono degli spacciatori, ma degli agronomi all’ennesima potenza, più simili a enologi e assaggiatori. La regola non scritta è che il prodotto deve parlare da sé, la pianta è al di sopra di chiunque».
I viaggi fatti nel corso degli anni diedero modo a Loja di raccontare e descrivere a fondo e in modo dettagliato anche le sue esperienze a contatto con i popoli locali, la cultura le abitudini e anche la diffusione di questa pianta presso la gente del posto. L’obiettivo, infatti, era descrivere i suoi viaggi alla ricerca delle migliori varietà. Il risultato fu strepitoso: un incredibile successo accompagnato da milioni di visualizzazioni su Youtube e un elevata vendita di documentari in dvd.
Frenchy Cannoli.
Di recente un altro lutto ha afflitto il mondo cannabico, stiamo parlando della prematura scomparsa di Frenchy Cannoli. Conosciuto come Camille Cannoli, era noto per la produzione di un hashish "senza pari" e la maggior parte delle persone che lo conoscevano, lo descriveva come davvero unico e bizzarro. Era una vera e propria autorità nel mondo degli estratti solventless e per questo era molto rispettato, tant’è che si usa il “metodo Cannoli” per la particolare lavorazione di alcuni tipi di hash pressati con bottiglie di acqua calda.
Cannoli è nato il 13 dicembre 1956 ed è cresciuto a Nizza, in Francia, ed è stato naturalmente attratto dall'hashish che all’epoca veniva importato comunemente nella regione alla fine degli anni '60. Ha vissuto come nomade per oltre 20 anni, soggiornando spesso da produttori tradizionali di hashish e cercando di acquisire tutte le tecniche di lavorazione delle resine tramandate di generazione in generazione. I suoi viaggi lo hanno portato dal Marocco al Messico, poi al Nepal, al Pakistan e infine all'India, dove ha trascorso un periodo della sua vita vivendo in grotte e raccogliendo resina di cannabis con i coltivatori nella Valle di Parvati. Alla fine di questo continuo girare per il mondo alla ricerca di conoscenza si placa e gli permette di approdare con la sua famiglia in California, dove, in quel periodo, stava emergendo la cannabis medica e dove poteva legalmente produrre concentrati.
Nei primi anni di permanenza nel continente americano, la vita non è stata per niente facile. La canapa era ancora illegale e non era vista particolarmente bene: i servizi sociali in alcune occasioni arrivavano anche a separare i figli dalle famiglie perché i loro genitori, erano considerati consumatori di cannabis. Erano gli anni di punta dell’utilizzo di stupefacenti, dunque, i primi anni della guerra alla droga. Con l’apertura alla cannabis medicale del 1996 in California, per il nostro master of hashish, si è aperto il primo spiraglio per tornare alla sua passione originale. Ma la cultura americana, abituata a consumare cannabis rigorosamente sotto forma di fiore, non apprezzava gli estratti a base di resina. Parlando di quegli anni Frenchy ha dichiarato a Cannabis Mag: «nessuno voleva il mio prodotto, nessuno voleva resina pressata». Ma come spesso ripetiamo, la persistenza può essere la chiave del successo. Così il nostro Frenchy ha insistito e ha fatto provare il suo prodotto in giro per il paese, e da lì la strada è stata tutta in discesa. Il nostro artigiano finisce i giorni della sua vita basato in California, ma il guru dell’hashish non ha mai smesso di girare il mondo per tramandare l’antica Arte con workshop e seminari.
I workshop.
I seminari "Lost Art of the Hashishin" di Cannoli hanno fornito formazione pratica per aspiranti produttori di hashish e l'artista ha pubblicato le sue stesse tecniche su YouTube e Instagram. Cannoli ha continuato a promuovere l'istruzione pubblica dopo la legalizzazione, sviluppando standard di classificazione dell'hashish e sostenere le certificazioni regionali delle colture per la produzione di cannabis, ispirate alle regole della "denominazione d'Origine Contrôlée" che, secondo il suo sito web, tutelano l'integrità dei vini di Bordeaux. Ha anche sviluppato una serie di documentari, Frenchy Dreams of Hashish, con il documentarista Jake Remington di Collabo NYC, che mostra le sfide che la legalizzazione ha posto per le piccole fattorie in California. “Frenchy Dreams of Hashish” è una serie di documentari in sette parti, girata in un periodo di tre anni durante il passaggio dalla Proposition 215 alla Proposition 64. Kimberly moglie di Cannoli, pubblica dei post in memoria del marito parlando del tempo trascorso a Nizza e nei dintorni, ma anche dei suoi viaggi in Oriente, dove ha appreso i segreti dell'incredibile hashish, includendo anche una foto del 1980 di Frenchy scattata in India.
«Frenchy ha spesso detto che ci sono stati tre periodi principali della sua vita: primo, il periodo di 18 anni da cui ha lasciato la sua casa nel sud della Francia per viaggiare, vagare per il mondo, innamorarsi. nuove culture [ed] esperienze, poi il periodo della paternità dalla metà degli anni Trenta ai primi anni Cinquanta, e infine il periodo di diventare un professore che seguì quando arrivò negli Stati Uniti negli anni 2000 [...] Non riesco a esprimere quanto senso e gioia le abbiano portato le sue interazioni con tutti voi. Amava davvero questo sviluppo inaspettato dell'ultima parte della sua vita. »
Come ogni lutto che sopraggiunge, la famiglia di Cannoli non era pronta per la tragica notizia, che li ha lasciati scossi e senza parole.
«La sua scomparsa è stata inaspettata e lascia la sua famiglia con un vuoto di emozione in cui il suo sorriso e la sua energia di solito ci riempivano così completamente [...] Penso che ciò che tutti abbiamo apprezzato così tanto di Frenchy sia la sua autenticità e la sua passione. Mi darebbe un grande conforto vedere il suo viso illuminato da un sorriso in questo momento.»
Questi sono solo due dei diversi personaggi contemporanei che hanno dato il loro contributo alla diffusione e l’evoluzione della cannabis, e la storia ne è piena e piano a piano impareremo a conoscerli insieme, perché la conoscenza è potere e solo così potremmo giungere alla conoscenza e la consapevolezza necessaria per procedere ad un cambio generazionale che possa favorire la legalizzazione e la regolamentazione della cannabis, una pianta dalle mille risorse che ha ancora molto da offrire all’uomo per migliorarne la qualità della vita.
Fonti: