Cosa c’è di meglio per sdoganare un prodotto se non l’investimento di risorse finanziare da parte di personaggi di rilievo e grandi aziende?

E bene si, sempre più star americane stanno a poco a poco aprendo i propri brand di cannabis, i dispensari e definendo le linee di design per i futuristici gadget per fumatori.

Come discusso precedentemente, molti Vip del grande schermo si sono dichiarati consumatori o sostenitori della legalizzazione, ma un conto è sensibilizzare, un altro è investire del denaro per permettere alle persone di poter cogliere l’effettiva potenzialità del mercato; perché d’altronde si sa, è il denaro che muove il mondo e l’economia, non le parole.
Prima di affrontare l’argomento c’è da ricordare che l’uso ricreativo della cannabis è legale in circa un terzo degli stati USA, dunque, investire in questo mercato può essere davvero una scelta vincente su molti fronti. Gli analisti ed in particolare quelli del New Frontier, prevedono una crescita massiccia per l’industria e che le vendite totali negli USA supereranno i 35 miliardi di dollari entro il 2025. Alla luce di questo enorme potenziale di crescita, molti vedono la pianta come un’opportunità di investimento d’oro verde, ma è importante ricordare non dimenticare che la vendita di questa tipologia merceologica, nonostante le leggi statali, è ancora illegale, come del resto lo è anche in Italia.

Snoop Dogg

Tra i più noti sostenitori e investitori nel mercato cannabico vi è Snoop dogg, un rapper americano noto in tutti i continenti che non smette mai di stupirci. Egli potrebbe rappresentare il businessman d’eccellenza che investe in questo settore, potrebbe essere considerato come un apri pista per molti altri facoltosi uomini d’affari.
La star americana già dal 2012, quando lo stato del Colorado e lo stato di Washington hanno legalizzare la cannabis per uso ricreativo, è stato tra i primi a lanciarsi nel cannabusiness. Dopo aver collaborato per un paio di anni con realtà come Tweed e LivWell, azienda leader in Colorado per la distribuzione di marijuana legale, il rapper ha dato vita a MerryJane, una piattaforma multimediale dedicata interamente al mondo della cannabis e oggi una delle principali risorse per quanto riguarda notizie, informazioni e contenuti multimediali. Ma questo non è bastato all’imprenditore; In seguito, al successo ottenuto dalla sua piattaforma, ha fondato il suo primo brand di cannabis dal nome Leafs by Snoop. Questo è diventato il brand mainstream di cannabis venduta in scatolette dal design minimal in quantitativi da 1 grammo. Ma tra i suoi numerosi investimenti della rapstar, uno è veramente degno di nota, un investimento dalla quota di oltre 25 milioni di dollari che vede come beneficiario Casa Verde Capital, organizzazione nata per aiutare le nuove e promettenti imprese nel settore della cannabis. Essa è una società di venture capital, che vede tra i suoi soci fondatori Ted Chung, Evan Eneman e Karan Wadhera contando un fondo d'esordio di ben 45 milioni di dollari. TechCrunch il gestore del fondo Karan Wadhera, che ha lasciato il mondo della finanza istituzionale ha spiegato che:

«Ci concentriamo solo sulla parte esterna dell'industria della cannabis, quindi non investiamo mai in società che toccano le piante: nessun coltivatore o produttore […] Il nostro più grande investimento fino ad oggi è LeafLink, spiega ancora Wadhera, un marketplace per rivenditori e marchi che possono così ordinare da vari fornitori su un'unica piattaforma certificata».

Justin Bieber.

Un’ altra star che non forse tutti si aspettavano è Justin Bieber, scoperto dai talent scout su you tube è diventato un’artista mondiale che, nonostante la sua giovane età, intuisce l’importanza del mondo della cannabis. Ecco la rivelazione, dunque, il ragazzo è pronto a entrare nel mercato della produzione legale di infiorescenze grazie ad una collezione in edizione limitata di prodotti in collaborazione con l'azienda californiana Palms. Il nome del prodotto sarà, “Peaches Pre-Rolls by Palms", nome che deriva da un brano dell’album Justice con espliciti riferimenti all'erba. Le Peaches, in questo caso non possono che essere joint già perfettamente rollati e pronti per essere fumati in ogni occasione utile. A convincere il giovane Bieber a prendere parte al progetto è stata l’azienda californiana Palms.

"Sono un fan della Palms e di quello che stanno facendo per rendere la cannabis accessibile […] Volevo essere sicuro di fare qualcosa di genuino, e Peaches mi sembrava un buon punto di partenza".

Le speciali sigarette sono disponibili in un pacchetto da sette pre-rolls da 0,5 grammi con una miscela premium di fiori indoor, a scelta tra indica, sativa e fragranze agrumate. Ogni pacchetto, in occasione del lancio, viene fornito con un accendino con il marchio "peaches" inciso. Il prodotto può essere considerato premium così come la causa del progetto, stando a quanto dichiarato dall’artista infatti, i proventi saranno destinati a organizzazioni no-profit come Veterans Walk and Talk, che sostiene l'uso medico della cannabis nelle comunità di veterani militari, e il Last Prisoner Project, dedicato alla riforma delle leggi in favore della depenalizzazione della cannabis. Per chi non la conoscesse l’azienda Palms, ideatrice del progetto, è un’azienda produttrice di origine californiana con sede a Los Angeles, attiva da anni nella produzione di oggetti, cibi e altri prodotti a base di cannabis.
Bieber si è dichiarato un appassionato fruitore dei loro prodotti, e non ha perso occasione per contribuire alla liberalizzazione delle droghe leggere non soltanto in California, che come ben sappiamo è legale per chiunque abbia superato i 21 anni di età, ma negli interi Stati Uniti. «Il nostro obiettivo è quello di rendere la cannabis più accessibile e aiutare a destigmatizzare il suo uso» si legge in un comunicato dell’azienda.

Ma il giovane cantante è solo l’ultima star di una lunga lista di celebrità che hanno avviato partnership con la nascente industria legale della cannabis. Tantissimi altri personaggi come la leggenda della musica country Willie Nelson ha lanciato una vasta gamma di prodotti di cannabis con il suo marchio Willie’s Reserve. Dall’elenco non poteva essere escluso il rapper Jay-Z è l’amministratore delegato della compagnia californiana di erba The Parent Company; il famoso chef e imprenditrice Martha Stewart che ha lanciato una gamma di gomme ricche di cannabidiolo in collaborazione con la Canopy Growth Corp.

Jim Belushi.

Sembra essere proprio così, la vita secondo Jim, infatti il noto Belushi è una delle star americane entrate nel cannabusiness arricchendo il settore oltre oceano. L’attore si è avventurato per la prima volta nell’industria della cannabis nel 2015, quando ha avviato la sua attività di coltivatore legale con un raccolto di appena 48 piante nel sud dell’Oregon dopo che, nel 2014, lo stato aveva approvato la legalizzazione. Oggi, la star americana gestisce ben 93 acri di terreno in un paradiso a cinque punte che ha ribattezzato “Belushi’s Farm” e dove l’attore ama lavorare in prima linea sporcandosi le mani nella produzione e lavorazione.- La filosofia alla base della fattoria non è di tipo commerciale.

“L’obiettivo del mio business è andare in pari con le spese, perché lo scopo di questa pianta, il suo potere, è al servizio di un bene superiore”,

ha spiegato Belushi in un’intervista a Benzinga. Egli è un forte sostenitore degli effetti terapeutici dei cannabinoidi e lo è per esperienza diretta a causa della perdita di suo fratello, la star di The Blues Brothers e membro del cast originale di Saturday Night Live John Belushi, morto dopo una crisi depressiva e a causa di un’overdose nel 1982 a solo 33 anni. Secondo la famiglia, se l’attore avesse fatto uso di cannabis la si sarebbe potuta concludere diversamente.

“Credo che tutti, indipendentemente dall’appartenenza politica, abbiano salute, traumi e storie familiari in comune. La magia di questa pianta può supportare e aiutare tutti e tre gli aspetti”

ha continuato nell’intervista e questo concetto sta proprio sulla base, come motivazione peri il quale la sua coltivazione è destinata in particolare all’utilizzo terapeutico per il trattamento di patologie gravi come disturbo da stress post-traumatico.

“Credo così profondamente nello spirito e nella medicina che la cannabis offre nella guarigione delle nostre famiglie, comunità e mondo, che ho deciso di lasciare che lo Spirito della Terra e lo Spirito dell’Acqua del fiume Rogue irrigassero e coltivassero questa potente medicina. Questa terra, questo fiume e la sua cannabis mi hanno radicato e hanno aperto il mio cuore ad ancora più compassione ed empatia per le persone che lottano in questo mondo, che si tratti di un tossicodipendente da oppiacei, un veterano con disturbo da stress post-traumatico, una nonna malata di cancro, persone che soffrono di mal di testa, notti insonni, ansia o dolore, o una madre e un padre che soffrono traumaticamente a causa delle convulsioni del figlio”

Nel settembre 2020 viene lanciata la linea di The Blues Brothers, interamente focalizzato sulla cannabis di alta qualità, come il giovane justin bieber, anche Jim belushi ha optato per la soluzione comoda, ovvero i pre-rolled realizzato in collaborazione con l’attore e sceneggiatore Dan Aykroyd dedicando non solo al compianto fratello John, ma anche alle sensazioni positive che accomunano la musica alla cannabis. Dopo un periodo lontano dagli schermi l’artista annuncia la messa in onda di uno show diviso in tre parti (negli Stati Uniti disponibile su Discovery dal 19 agosto) intitolato “Growing Belushi” e dedicato proprio al suo nuovo business. L’obiettivo di questa docu serie è tentare di sensibilizzare il pubblico cercando di fargli cambiare la prospettiva su questa tipologia di business.

Cypress Hill

B-Real è lo psudonimo di Louis Mario Freese, il frontman dei band hip hop latina Cypress Hill. L’artista fin dal primo album non ha mai nascosto il suo consumo di cannabis e l’amore per l’erba, tanto è vero che, la maggior parte dei brani della band sono state dedicate ad essa. Considerati tra i principali progenitori della West Coast e dell’hip-hop latino, da allora il rapper di origini messicane e cubane e la sua band hanno marcato un segno indelebile nel panorama musicale arrivando a vendere oltre 20 milioni di dischi ed essendo stati nominati per tre Grammy Awards. Il Dottor “pollice verde”, alias Dr. Greenthumb e la sua crew hanno sostenuto apertamente l’uso medico e ricreativo della cannabis negli Stati Uniti, fin da quando la cultura statunitense era ancora dominata dal proibizionismo. Il rapper, dopo anni di carriera musicale, ha deciso di investire nel cannabusiness fondando così il proprio marchio che non poteva prendere il nome di Dr. Greenthumb’s.

La fresca linea di infiorescenze prodotta grazie alla sua esperienza di fumatore, secondo la società, sembra essere destinata a portare fiori di alta qualità a tutti i consumatori californiani tanto è che sembra essere stata distribuita in tutto lo stato della California ancor prima del suo lancio. In commercio è stato deciso di lasciare tre livelli di infiorescenze: “Loyal” (leale), “Legacy” (eredità) e Unapologetic (impenitente). Secondo le dichiarazioni queste tre classificazioni rispecchiano l’attitudine e l’impegno dell’azienda:
«Loyal rappresenta l’impegno di B-Real per la cannabis di qualità ad un prezzo contenuto, Legacy rende omaggio alle aziende agricole storiche che hanno mantenuto la loro qualità e autenticità nel corso dei decenni e Unapologetic si rivolge al cliente che vuole la cannabis migliore, costi quel che costi».
Per non farsi mancare nulla, l’artista ha ovviamente aperto il suo primo dispensario erba medica, che assume sempre il nome di Dr. Greenthumb, fondato nell’agosto 2018 a Sylmar, in California, ma l’anno di fondazione del marchio risale a qualche anni prima. Grazie alle leggi statali sulla regolamentazione e legalizzazione del commercio del 2016 l’azienda ora gestisce cinque dispensari di cannabis con regolare licenza in California, ed un sesto che aprirà a pochi minuti dall’aeroporto internazionale di LAX a Los Angeles.

Qualunque sia l’impegno che si vuole perseguire nel mondo della cannabis, essa ha dimostrato di essere fonte di ricchezza per tutte le tipologie di idee. Ma come spesso cerchiamo di ricordarvi, in base anche alle possibilità legislative dello stato, non bisogna considerare solamente il lato ludico della canapa , ma per permettere alle generazioni future di cambiare opinione su questa ricchissima risorsa, bisogna puntare ad integrarla, attraverso le lavorazioni industriali, nella nostra quotidianità. Il famoso brand di birra Ceres ha di recente lanciato la sua nuova birra alla canapa “Hempiness” riscontrando le stesse problematiche di censure al quale vanno incontro, ormai da anni, gli attori della filiera della cannabis, speriamo dunque che l’interessamento di grosse aziende e il conseguente investimento di capitale economico, per quanto controproducente per i piccoli imprenditori, possano rivolgersi finalmente verso la legalizzazione per dimostrare alla politica italiana che finalmente è giunta l’ora, legalizzatela.

 

Fonti:

casaverdecapital.com

vogue.it

benzinga.com

freeweed.it

 

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